Luana Galluccio 2000 – 2010
Gennaio 29, 2010
You make me feel at home.
Luglio 31, 2012

I cortometraggi di Eccedenze Creative

L’immaginario sociale in forma breve

Fin dai suoi esordi, Eccedenze Creative ha fatto del cortometraggio uno strumento privilegiato per esplorare il rapporto tra arte, impegno civile e narrazione visiva. Non si tratta semplicemente di produzioni audiovisive, ma di veri e propri atti poetico-politici, in cui l’estetica incontra la realtà, la rielabora e la rilancia attraverso uno sguardo critico, ironico o intimamente lirico.

I corti firmati da Eccedenze Creative si distinguono per la loro capacità di indagare il sociale senza retorica, con una cifra autoriale riconoscibile: attenzione ai margini, centralità del corpo e dell’identità, messa in discussione delle rappresentazioni dominanti.

Tra i lavori più rappresentativi:

  • “Volevo le Snaik (bad shoes)”
    Un corto pluripremiato che affronta con ironia e disincanto la costruzione del desiderio e l’alienazione dell’immaginario adolescenziale, tra consumismo e fragilità. Il film ha ricevuto premi in tutta Italia per sceneggiatura, regia e miglior attrice non protagonista.
  • “Eccedenze Visive – Atto I”
    Un documentario performativo che raccoglie le tracce visive dell’omonima installazione pubblica del 2008 a Cosenza. Un’opera in cui cittadini e migranti si mettono in scena all’interno di un box urbano, rendendo visibile l’invisibile e trasformando l’immagine in testimonianza.
  • “Monachello” e “A qualcuno piace… gatto”
    Corti surreali e visionari che giocano con il confine tra umano e animale, tra sogno e quotidiano, dando voce a narrazioni eccentriche e affettuosamente marginali.
  • “Waiting for the Sun”
    Un’opera sospesa, in cui il video diventa meditazione sull’attesa, sulla luce e sul tempo. Senza parole, parla direttamente agli occhi e al cuore.

Tutti i cortometraggi di Eccedenze Creative sono autoprodotti, frutto di una ricerca collettiva, ibrida e indipendente. Lontani dai circuiti commerciali, ma spesso accolti in festival, scuole e contesti educativi, questi lavori rappresentano una forma di resistenza culturale che continua ad alimentare il progetto artistico e politico dell’associazione.

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